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Il crescione

Il crescione

Dalle ricerche di laboratorio è emerso che il Crescione è ricchissimo di principi attivi, soprattutto grosse quantità di flavonoidi e glucosinolati, potentissimi antiossidanti naturali; inoltre, i test in vitro hanno sottolineato che la pianta del Crescione possiede significative attività ipolipidemizzanti.

Scopriamo insieme il crescione: una verdura versatile sempre presente sulle nostre tavole, gustosa e piena di buoni nutrienti.

Le origini di una pianta amatissima (il crescione)

Il crescione, anche detto “agretto” appartiene all’ordine delle “Crucifere” e il suo nome deriva dal latino “crescere”: parliamo di una pianta acquatica che si sviluppa con steli erbosi e che produce semi rossi e piccoli fiori bianchi che si aprono a grappoli, mentre mantiene a contatto con l’acqua le sue radici.

Da qui il nome comune “Crescione d’acqua” con il quale viene chiamata la sua variante più conosciuta (il Nasturtium officinale).

Le origini di questa pianta risalgono davvero indietro nel tempo: nell’antica Roma gli si attribuiva il potere di curare e alleviare la pazzia, ed era utilizzato proprio per le sue capacità nutritive: si credeva, infatti, che potesse influire su una crescita sana e sullo sviluppo dei più piccoli¬.

Esiste anche una seconda variante, molto diffusa, chiamata “Crescione dei giardini”, probabilmente di origine indiana e che appartiene al genere “Lepidum”.

Risulta per aspetto leggermente diversa dal crescione d’acqua: le foglie sono più piccole e il loro sapore si differenzia dal cugino più conosciuto, per un tono più marcato e piccante.

Il crescione dei giardini produce delle foglie di un verde più chiaro e brillante, con fiori piccoli rosati, ed è in grado di crescere in altezza, anche se le piante vengono raccolte per il consumo una volta raggiunti i 20 cm.

Possiamo anche scegliere di coltivare questa versatile verdura in casa, per averne una piccola scorta personale sempre a disposizione quando ne abbiamo voglia.

Le proprietà curative e l’utilizzo del crescione

Le ottime proprietà del crescione non si riducono all’uso in cucina come verdura aromatica.

Le foglie di questa pianta sono ricchissime di vitamina E, oltre a essere cariche di sali minerali, fondamentali per il benessere del nostro organismo: una ricchezza completamente naturale, alla quale possiamo accedere specialmente quando consumiamo le foglie in insalata, perché mantengono intatte tutti i nutrienti.

Uno degli elementi nutritivi presenti nel Crescione è il ferro, insieme a manganese e zinco: queste proprietà così importanti per la salute, lo rendono una scelta ottima nell’aiutare il trattamento terapeutico di determinate patologie, come per esempio l’anemia.

Inoltre il crescione svolge un’ottima azione depurativa ed è una buona soluzione naturale al trattamento di alcuni disturbi intestinali e per la salute dei reni. Unica controindicazione al consumo eccessivo del crescione è quando si sta somministrando a soggetti affetti da infiammazione delle vie urinarie.

Nello specifico, oltre alle qualità di cui abbiamo già parlato, il crescione viene anche consigliato per problematiche respiratorie e polmonari

Come usare il crescione in cucina

Il crescione è noto soprattutto come pianta aromatica: coltivato in modo intensivo fornisce una verdura per le nostre tavole che è perfetta per essere gustata in insalata, donandole un sapore intenso e saporito, da sempre molto apprezzato. In questo modo saremo anche sicurissimi di ottenere tutti i benefici e i nutrienti che questa verdura ci può regalare, perché evitando la cottura, le proprietà nutritive rimarranno assolutamente intatte e inalterate.

L’insalata è quindi la soluzione ideale per utilizzare il crescione se vogliamo sfruttarne le enormi capacità curative a scopo terapeutico e per il nostro benessere.

Il crescione d’acqua si presta prevalentemente a cotture, dopo essere stato lavato e mondato accuratamente: come erba cotta è davvero molto versatile e si presta alla creazione dei tanti tipi di piatti diversi.

Si può cuocere in acqua, è perfetto per creme e vellutate in aggiunta ad altri ingredienti, ottimo in un mix di verdure da stufare o nel minestrone, perfetto per la frittata.

In ultimo è possibile tritarlo e sminuzzarlo per aggiungerlo a salse verdi di vario tipo, formaggi, oppure a fine cottura per dare un tocco di sapore in più a patate o altre verdure al forno.

Una variante d’uso poco conosciuta è quella di aromatizzare il burro con erbe, in modo da utilizzare tutto il sapore delle erbe aromatiche su carni o altre pietanze già dalla pentola: in questo caso il crescione ha una marcia in più grazie al suo sapore leggermente piccante che ricorda la senape.

Burro aromatizzato al crescione, una ricetta facile, veloce e gustosa

Il burro aromatizzato è un’ottima soluzione per antipasti sfiziosi, da spalmare su crostini di pane, o per dare maggiore sapore alle pietanze che portiamo in tavola. Si può aromatizzare con tantissimi ingredienti e può essere usato come accompagnamento insieme al pane, abbinandolo a carni, pesce o uova.

Per preparare un burro aromatizzato fatto in casa basta davvero poco: partendo da sani, semplici ingredienti possiamo ottenere ottimi risultati, personalizzando il burro con ciò che preferiamo e adattandolo con creatività ai nostri esperimenti culinari.

Il burro aromatizzato al crescione si può realizzare in pochissimo tempo, vediamo insieme come.

Gli ingredienti non potrebbero essere più semplici e sani: parliamo della quantità desiderata di burro e crescione.
Lavoriamo il burro a lungo, fino a farlo diventare una crema: a questo punto aggiungiamo il crescione (o gli altri ingredienti di nostro gusto) e lavoriamo il panetto di burro in una ciotola fino a che gli ingredienti non sono completamente amalgamati.

Per ottenere un risultato vellutato e senza grumi si può decidere di passare il composto di burro e crescione al setaccio, così da evitare grumi fastidiosi.

Una volta fatto questo, possiamo scegliere se dare di nuovo una forma di panetto alla crema composta che abbiamo creato (la forma che preferiamo e che ci può tornare più comoda, specialmente se vogliamo conservarlo a lungo e quindi refrigerarlo), oppure utilizzarlo direttamente in pentola per cotture.

Possiamo anche scegliere di utilizzarlo direttamente in crema per spalmarlo su pane e crostini o, come abbiamo già detto, come accompagnamento a carni, pesce o uova.

L’importante è assicurarsi di riporlo almeno un paio d’ore in frigo, così che riprende la giusta consistenza, e lasciarlo riposare un po’ di tempo in modo che il burro aromatizzato si insaporisca per bene grazie al crescione che abbiamo aggiunto al composto.